[Follia. Che lo sapesse o no, il Soggiogatore condivideva questa caratteristica con il suo obiettivo: il Re di Osmio. Larve alla mano, il re era circondato da sussurri, sussurri della fine di tutte le cose. Intesi a incitare alla follia.]

[E poi il movimento di una luna d'argento nel cielo fece peggiorare la follia del re. Delirò. Inveì. Finché gli altri non furono così stanchi di ascoltare che lo strapparono a questa vita. Le sue figlie, temendo per la propria, fuggirono.]

[Dall'alto, osservavano. Il Testimone e il suo Discepolo, che tramavano studiando la prossima mossa.]

"Gioca con noi, mio Testimone, come ha sempre fatto. Il nostro nemico nel cielo del Fondamento. I suoi movimenti sono un messaggio, un messaggio che smentisce le nostre macchinazioni."

—- Ritarda i nostri desideri per perseguire i propri. Queste fragili sorelle… saranno presto rivendicate dalla Luce. A meno che non lo facciamo prima noi. Abbiamo nutrito con i nostri sussurri una mente debole. Ma abbiamo osservato questi congiunti. Questa progenie del re. Sono menti coraggiose. Menti intelligenti. Menti ambiziose. Non ancora macchiate e indebolite dall'invecchiamento che affligge la loro specie.—-

"Allora, cosa le spinge ad ascoltare i nostri sussurri?"

—-La disperazione. Parleremo di un cataclisma alla più astuta fra loro. Una profezia… di immensa perdita. Ne alimenteremo la paura. L'orgoglio. Diremo… Giovane Sathona. Si avvicina la fine. Un grande cataclisma. Un'onda-divina. Nel Cielo vi è solo morte. Ma la salvezza… alberga nel Profondo. Conduci laggiù le tue sorelle. La tua astuzia ne risparmierà le brevi vite. E tu… rinascerai. La Megera Regina… Savathûn.—-

"Una bugia ben confezionata, mio Testimone."

—-Bugia? O forse una verità in divenire? Questa sarà una sua scelta. Potrebbe perfino trovarsi al tuo fianco, un giorno. Al servizio della forma ultima.—-

[In quel momento, la gelosia, l'invidia e forse qualcos'altro erano evidenti nell'espressione del Soggiogatore.]