Chapter 8

Con Ultima Parola nelle tue mani, ti avevo detto che per me era finita. Ma quella lettera, come molte altre cose, non era altro che l'ennesima prova. Ti ho fornito la guida migliore che potessi darti, tutte le rassicurazioni possibili. Ma era necessario osservare il tuo agire consapevole scevro del mio intervento diretto. Certo, l'Avanguardia e i tuoi alleati, vecchi e nuovi, erano lì a sostenerti, ma come sempre hai battuto una strada tutta tua, sempre coerente, forte e sprezzante contro l'incessante rombare che ci minaccia tutti.

Il tuo continuo eroismo, la tua capacità di adattamento e la tua veemenza nell'affrontare imprese in costante mutamento ti rendono degno della mia fiducia. Ecco perché condivido le mie verità con te, sul mio viaggio, le Ombre, il nostro obiettivo, i nostri peccati... Quando hai cercato Aculeo, l'odiato yin del nobile yang di Ultima Parola, stavi prendendo una direzione che avrebbe reso me e i miei nient'altro che una nota a margine nelle guerre a venire. L'idea di divenire un catalizzatore anche della più infima scheggia della tua continua crescita è un onore. In cuor mio so che diventerai la chiave di volta della costruzione di un nuovo mondo, un mondo in cui gli assoluti si fanno piccoli dinanzi al potere del compromesso, dove la Luce mitiga l'Oscurità e l'Oscurità spiana nuove strade verso i numerosi e inesplorati anfratti della Luce.

A partire da questo momento, i miei più cari alleati e io ce ne saremo andati. Il nostro lavoro è compiuto. E, nonostante l'apparenza, il nostro più puro intento non è mai stato tanto semplice e banale quanto il pericolo e il tormento, sebbene tali aspetti fossero oltremodo necessari. No. Il nostro compito è sempre stato trovare persone come te, che potessero arricchire il significato dell'essere guardiani, che riuscissero ad aprire nuove vie in modi inimmaginabili.

Una parte di me teme che tu possa nutrire qualche perplessità sul modo in cui ho scelto di operare. L'Avanguardia ne nutre, eccome, e non lo appoggiano, ma se non altro almeno lo tollerano. Non sanno di tutto quello che le Ombre e io abbiamo fatto. Ed è meglio così.

Ma sappi questo, complice la tua cristallina facoltà di comprensione: il fine giustifica i mezzi e non c'è parte di me che rimpianga le scelte che ho compiuto. Contano forse le circostanze che ci hanno portati fino a qui? Certamente. Ho il cuore pesante nel constatare che tutti noi dobbiamo esistere in questo terribile mondo, in parte plasmato dal nostro agire. Ma c'è una cosa da tenere sempre presente: sono i nostri nemici, usciti dal buio e pronti a ostacolarci, che meritano la nostra ira. Sono malvagi, pregni di sconfinata crudeltà. E non mi riferisco solo all'alveare o ai caduti, ai vex o i cabal. Ci sono nemici dietro a ogni angolo, inclusa una piccola ma prospera fazione dei campioni che consideri tuoi fratelli e sorelle.

Non abbassare mai la guardia di fronte agli egoisti o agli ignoranti. Sono pochi, ma sempre presenti in ogni gruppo che ha brama di migliorarsi. E ti trascineranno giù, nell'abisso, più rapidamente di un'orda di corrotti o della Legione Rossa.

Buona fortuna, guardiano. Eroe. Amico. Le vere Ombre non esistono più. Restiamo solo io, Grey, Maas, Pavic e Yasuul. E prendiamo congedo da queste guerre. Gli altri, quelli guidati da ignoranza e paura, sono stati abbattuti. E con il tuo aiuto l'odiato titolo di Dredgen è stato rivendicato. E sfoggiato, oggi, dagli eroi.

Che il bene ti accompagni. Fatti valere.

—S.