Chapter 7

Taniks non ha avvisato del suo arrivo. Non ha detto una parola. Ha solo riso un paio di volte e poi ha cercato di massacrarci tutti. Ma sapevamo che era lui. I racconti non erano mica poi così esagerati, sai? Lo spauracchio aveva una faccia. Lo spauracchio era VERO.

Se era "vero" potevamo cacciarlo.

Se era "vero" potevamo rintracciarlo.

Se era "vero" potevamo ucciderlo.

Andal disse qualcosa tipo "Il cacciatore sta per essere cacciato dai cacciatori che cacciava." Lo so. Non ridere. Io non risi. Era una brava persona, anche se il suo umorismo era un pelo... Diciamo che "forzato" è una parola che lo descrive bene. Ma aveva ragione.

Lush voleva venire con noi, per vendicarsi del suo lumino, ma non se ne parlava. Ci andavo d'accordo ma senza Spettro non si va da nessuna parte. Il poveretto morì definitivamente, RAL, meno di un ciclo dopo. Andò in missione per conto suo, senza dirlo a nessuno. Non è più tornato. Shiro raccontava storie su di lui. Lo fa ancora. Del tipo che è ancora vivo, che se la spassa in modi incredibili viaggiando su tratte sconosciute e recuperando tesori pazzeschi.

La mia preferita è quella con il Re dei Ratti. Lush si unisce a un personaggio da fiaba e insieme combattono in guerre invisibili ai più. Ma sì, è solo fantasia, però mi piace. È il tipo di storiella della buonanotte che raccontavo ad Ace quando lottava per non addormentarsi mentre era qui.

Ma non è più qui.

Così come Lush.

Così come Andal.

E così come me, prima o poi.

Ai tempi non avevo un'Avanguardia dei cacciatori, tra il fatto che Kauko Swiftdriver era stato dichiarato disperso e la sua Sfida mai più trovata. L'Oratore dice che sarebbe toccato a noialtri cacciatori capire come erano andate le cose.

Quella prima notte, io e Andal eravamo ancora svegli. Non che fosse una novità. Beveva. Bevevo anche io. Lo battei senza troppi problemi. Dai, sono un robot. Stringemmo il patto perfetto.

Sfida creata e accettata.

Vedi, c'era un posto libero nell'Avanguardia, per un cacciatore. Entrambi volevamo Taniks. Ma solo a uno spettava il colpo decisivo e la gloria. Il perdente avrebbe dovuto mollare e chiudersi nella Torre. Lasciare le strade solitarie a chi faceva per davvero.

Ridemmo entrambi.

Wow. Vorrei poterlo sentire ridere ancora.

Anche solo una volta.

Buffo come sono sempre i più fighi a mollare la festa per primi.