Chapter 14

Annotazione 142

Tengo la testa bassa mentre cammino per questo strano mondo insieme a un'anima così curiosa. Il suo sguardo è spesso rivolto al cielo e oggi è stato ricompensato con la sua prima farfalla. L'exo era persa nella sua bellezza. Le sue ali sbattevano davanti ai suoi occhi luminosi e questo mondo devastato sembrava recedere. Mi ha ricordato "Vere novo", di Hugo. Recitare la poesia in questo mondo devastato è stato catartico.

Le ho detto che lei ha molto in comune con questa bellissima creatura alata. Le farfalle nascono da una larva e diventano creature meravigliose.

Se avessimo avuto ancora lacrime, forse avremmo pianto.

Annotazione 143

Oggi credo di aver visto passare uno di quei piccoli droni. Stavamo raccogliendo bacche e cercando altre farfalle, quando mi è sembrato di intercettarlo con la coda dell'occhio.

Le ho fatto promettere di non fidarsi mai di uno di quegli uomini, qualsiasi cosa succeda.

Annotazione 144

Sono giorni e notti difficili. Lontano dalla strada battuta si viaggia più lentamente, e stiamo cominciando a darci sui nervi. Ha detto che "le altre persone dell'Armeria Nera erano più gentili." L'ho ripresa subito, ma... ha ragione. In confronto a questi ultimi giorni, perlomeno.

La raffica di domande continua. Vuole sapere perché è speciale. Perché abbiamo bisogno di lei. Perché non somiglia agli altri. Perché tutti hanno paura. Ancora non riesco a risponderle come si deve. Preferisco sembrare indaffarata con questo diario o far finta di dormire pur di evitare le sue domande. Siamo ancora molto lontane dal mare.