Chapter 3

[Rapporto tramite router crittato VanNet.]

Il colore bianco esiste come simbolo di uniformità, sterilità e identicità. "Nella Luce c'è solo morte." Lo stesso messaggio ricevuto dal VIP #2014 nella Piramide lunare. Anche questo è irrilevante.

[Note personali, incise su pergamena dell'alveare con un coltello.]

Io non credo che l'Oscurità sia ritornata per distruggere il Viaggiatore. Sicuramente avrebbe potuto farlo mentre il Viaggiatore era ferito e arenato. Perché aspettare un segno del ritorno della Luce alla sua piena potenza?

Forse l'Oscurità è tornata per noi. I guardiani sono l'ultimo monumento alla memoria del Viaggiatore. Siamo la sua eredità disinteressata e la sua dichiarazione finale.

Il colore bianco: stasi, vuoto, ossa…

La bandiera della tregua.

Questa è un'opportunità. Dobbiamo fare come in passato. Andare incontro al potere del nemico, imparare ciò che possiamo e tornare per fare rapporto. E se dovessimo tornare con null'altro che parole bellissime e violente, le studieremo come fossero sacre scritture e troveremo un modo per sfruttare il potere del nemico, così come il nemico cerca di sfruttare noi.

Il mio wok è sporco di olio bruciato. Mi serve del bicarbonato per pulirlo, ma non c'è trona su Io. Invece ho bollito del diossido di carbonio nell'idrossido di sodio (brucia come il sangue dell'alveare) e ho ottenuto abbastanza soda per pulire il wok.

Mentre strofinavo, mi si è avvicinata una giovane guardiana. Aveva un nome antico. Di origine accadica forse, o sumera. Ha detto che aveva sentito parlare di me e voleva aiutarmi nella mia ricerca della conoscenza.

Le ho risposto seccamente di portarmi un ananas. So di essere stata crudele.