Chapter 2

Ognuno ha detto la sua. Mia poggia le mani sul tavolo gelido. "Evacueremo. Xiana, chiama Babatunde e riporta su il Duiker. Lo voglio ormeggiato nell'area dei sommergibili entro tre ore. Assegneremo i civili alle capsule dentro le cupole, poi useremo i trasporti acqua-blu per condurli alla partenza orbitale." Le piace chiamarli "acqua-blu", anche se gli oceani di Titano non sono fatti d'acqua e nemmeno sono blu. Ricorda a tutti che lei è... vecchio stile. "Poi faremo evacuare gli equipaggi. E poi noi."

Ismail Barat apre la bocca per dire qualcosa. Lei, in seguito, si ricorderà del modo in cui i peli dalla sua barba immacolata si sussurravano a vicenda, in quell'ultimo istante.

Suona un allarme nei suoi sensori.

E quando tutti al tavolo (eccetto Ismail) trasaliscono di sorpresa, Mia sa di aver appena assistito alla detonazione di una bomba, un'esplosione foriera di cambiamenti irreversibili.

"Subhanallah", dice Ismail, che nella sua terza lingua, l'arabo, significa "wow".

"Credo non sia un falso allarme", mormora Maury Yamashita.

L'allarme scorre nella mente di Mia, in quello schermo allucinatorio che si sovrappone alla vista senza inibirla. "IL VIAGGIATORE PARTE DA IO. TERRAFORMAZIONE INCOMPLETA. ACCELERAZIONE VERSO LA TERRA. COMPORTAMENTO SENZA PRECEDENTI."

A volte, è come se Mia sentisse l'Arcologia del Nuovo Pacifico muoversi sotto di sé, come se il flettersi di quella sottostruttura di centosessanta metri fatta di plastacciaio e filmetallo che ancora il nuovo oceano alla calotta di ghiaccio sia anche il flettersi dei propri tendini. Forse, come Xiana, le sue ossa sono molto più di semplici ossa. E ogni volta che succede, pensa: petrolio che piove dal cielo, -180 gradi all'esterno e, nonostante le nostre comodità, la vita qui vacilla. Quella umana, soprattutto.

E adesso finirà.

Dice al suo equipaggio quello che dirà al sindaco. "Dobbiamo far evacuare ogni singolo cittadino. Se il Viaggiatore si sta dirigendo verso un determinato luogo, significa che questo luogo è sicuro."

Poi guarda David Korosec, che si è guadagnato il nome di Buon Uomo proponendo la teoria umana migliore e più rigorosa riguardo alla moralità del Viaggiatore. "Il Viaggiatore ci proteggerà a prescindere da tutto. Dico bene?"

David ricambia lo sguardo con la straziante innocenza di un bambino.

"Sì", dice. "Non potrebbe essere altrimenti."