Oggi ho ucciso mia sorella.

Era giunta su questa stella per coordinare lo sterminio della vita presente su essa. I Qugu sono molto forti e la loro flotta protegge quattro stelle nelle vicinanze. Sono animali da branco, testardi e leali, ma hanno anche un tocco di grazia.

Da milioni di anni i Qugu sono infetti da un virus talmente insidioso che è diventato parte del loro stesso genoma. Il virus li costringe a sacrificare i loro arti a enormi bestie smandibolanti sessili che vengono riverite e trattate come divinità. Il virus converte le cellule dei Qugu in uova, dalle quali si impupano strane creature, le quali strisciano nella pancia della bestia smandibolante. In cambio, la bestia smandibolante estrude dolce nettare che i Qubu bevono per avere splendide visioni.

Savathûn e la sua covata hanno liberato i Qugu dalle bestie smandibolanti e dalla loro stessa esistenza. Ma mentre rincorrevano le arche spaziali dei Qugu, mi sono fermato e ho vaporizzato le navi belliche di mia sorella e qualche suo subalterno. Voglio soffermarmi sulle rovine per qualche tempo, e punire Savathûn per non aver saputo difendere il suo fianco.

Come noi, questi Qugu sono legati in simbiosi.

Sento felicità e dolore. Li sento come se fossero titanici, poiché ora io sono più grande del mio corpo, la mia mente è un intero cosmo. Conosco più felicità e tormento di quanto l'intera razza dei Qugu potrebbe mai provare.

Dolore, perché abbiamo ucciso così tanto (diciotto specie soltanto nell'ultimo secolo), e felicità per la stessa ragione. Felicità perché abbiamo sterminato queste piaghe. Rimosse completamente, sterilizzando l'universo, portandolo verso la sua forma ultima. Noi siamo il vento del progresso che sradica parassiti dal mondo materiale, poiché se non fossero parassiti non saremmo in grado di ucciderli e farebbero ancora parte dell'esistenza.

E cosa sarà la forma ultima? Un fuoco privo di combustibile che brucia eternamente uccidendo la morte e ponendo una domanda di cui essa stessa è la risposta. Questo è ciò che dobbiamo diventare.

Il mio verme sta diventando grasso e vorace. Lo nutro con interi mondi. I miei astronomi hanno rilevato il Profondo stesso e mi dicono che siamo sulla retta via per conquistarlo.

Credo che la felicità e il dolore saranno presto la stessa cosa. Come l'amore e la morte.