La Mareide, tomo VIII, capitolo 7

Estratto:
Infine, Beltrik, il Velato lasciò gli Hildiani e ammassò le sue flotte su Fortuna, per rifornirsi di etere grazie ai composti organici trovati sulla superficie dell’asteroide. Le sue navi atterrarono su Fortuna una alla volta, formando una barriera difensiva su tutta la superficie. Credeva che la Paladina Zire avrebbe attaccato la barriera e che le sue flotte si sarebbero schiantate contro il muro difensivo.

Ma nel corso degli anni, la furia di Abra Zire per la Battaglia dei Falsi Ragguagli si trasformò in una gelida e astuta risolutezza. Divise le sue truppe in due gruppi, attaccando il muro di Beltrik con ciò che egli credette fosse il suo intero esercito. Ma, in segreto, Abra inviò una seconda flotta con un’arma su cui l’Atollo lavorava dai tempi di Bamberga: Cariddi, un’arma gravitazionale così forte da poter dirottare un asteroide dalla sua traiettoria. Cariddi colpì l’asteroide Tinette dirigendolo verso Fortuna e distruggendoli entrambi, causando non poco danno alle flotte di Beltrik. In tutto quel caos, Beltrik fu facilmente catturato e portato direttamente dalla Regina. La battaglia e, occasionalmente, i resti di Fortuna e Tinette divennero conosciuti come la Caduta di Fortuna.

Dopo la Caduta di Fortuna, uno dei Corvi del Principe Uldren ritornò con un messaggio da parte di uno dei caduti, chiamato Variks, del Casato del Giudizio.