Joylon era un Corvo. Vide troppe cose. Più di quanto si possa immaginare. Impugnò la più micidiale arma del nemico. Ne ricordava il calore. Poi cominciò ad armeggiare. Gli piacque la sensazione. Gli piacque il meccanismo. Per lui la felicità era trovare nuovi modi di far funzionare le cose. Non per alterarne lo scopo, ma semplicemente per affinarlo.

L’arma possedeva una forza d'impatto devastante, sommata a una gittata che ne accresceva l’area d’influenza. Ma se quella forza si fosse concentrata in un’unica scarica diretta... Un cecchino esperto dalla mano ferma e forte poteva lasciare una bruciatura più utile a punire che a guidare.

Le bestie selvatiche non meritavano niente di più. I Lupi avevano un nuovo maestro. E il maestro era il fuoco.