Chiedete loro come ci chiamano. Chiedete ai vostri signori come vi chiamano. Chiedete ai vacui, ai maligni, agli insonni con i sogni alieni impiantati in loro! Chiedete loro come ci chiamano!

Caduti. Ci chiamano caduti.

Ascoltate, figli dei Lupi! Udite, dispersi dello Stravolgimento! Io sono lo spettro di Cibele, l'astuto artiglio di Iris, tradito, incatenato, cifrato dalla Regina, ritornato dall'Oscurità per salvarci tutti! I giorni dei Kell e dei Casati sono finiti. L'età della schiavitù e dell'umiliazione verrà messa al rogo. Noi siamo la nuova età! Siamo l'inizio di una nuova era! Ognuno di noi è un giorno!

Io sono il primo, Kell dei Kell, e l'ultimo, Reietto dei Reietti. Io ho conquistato e sono stato conquistato. Io sono tutti e tutti sono me. Con la mia vita io unisco tutta la nostra furia, tutto il nostro dolore, tutte le nostre vite sprecate lottando tra di noi. Insieme annunciamo il nostro nuovo nome.

Ricordate la speranza che ci ha portato qui. Ricordate l'era prima dello Stravolgimento, quando l'etere era infinito, quando da re, imponevamo la nostra volontà e il nostro futuro. Desideravamo molto più che lumen, bagliori e quipersempre. Ricordate sempre che siamo giunti su questa stella in cerca di speranza. E ricordate che ci fu negata l'esistenza! Ricordate la Città della Morte dei Bambini, la Città della Tarpatura, la quale reclamò per sé la Grande Macchina che avrebbe potuto salvarci. Ricordate la Città, la quale anche ora manda i suoi spiriti maligni ad assassinare i nostri Primi servitori, privandoci di etere e lasciando i nostri figli a morire soffocati. Maledetta sia quella Città e il suo nome. La maledizione sarà giustizia.

Ci siamo riuniti per prendere la Città e salvare la nostra razza dall'estinzione, affermando che dovevamo essere un ciclone, uno Stravolgimento, un'ombra oscura, poiché si dice che solo il dolore può essere rubato dall'ombra e non volevamo permettere che niente più ci fosse rubato. Ci siamo riuniti per combattere contro il nostro crepuscolo, i Re, i Diavoli e l'Inverno, tutti tranne noi, i Lupi. Perché? Cosa ci ha tenuti lontani dalla Breccia?

L'Atollo. La Regina. I mercanti di schiavi che ci hanno fatto lottare tra di noi e che ci hanno tarpati fino a ridurci a servi. Queste non-persone furbe e sterili, queste allucinazioni dalle menti gelide in simbiosi tra di loro, questi macellai di Cariddi, ci hanno messi uno contro l'altro. Lei ci ha ingannati. Si è nominata Kell.

O figli dello Stravolgimento, siamo stati stolti. Ci siamo uccisi a vicenda quando avremmo dovuto rimanere uniti. Ho lottato contro i miei rivali quando avrei dovuto lottare contro la Regina. Ma ora lo ricordo, miei reietti, capitani, Kell, tutti rappresentiamo tutti. Ora lo ricordo: siamo una razza persistente. Io sono il Kell dei Kell perché voglio ciò che abbiamo perso. Io sono il Reietto dei Reietti perché mi ricordo che un reietto farà ricrescere ciò che ha perduto.

Chiedete loro come mi chiamo! Chiedeteglielo con la lama elettrica e il lanciashrapnel! Chiedeteglielo con gli Skiff e i Ketch. Chiedete ai vostri signori con quale diritto vi possono comandare, voi temprati da secoli in fuga, discendenti dello Stravolgimento! Chiedete il trono alla Regina!

Chiedete loro come ci chiamano. Lasciate che rispondano: tu sei Skolas, Kell dei Kell. Non sei più caduto.