Sono qui ora e ora e ora molte volte, questa vista, questo terreno...

Qui è dove scelgo sempre di essere. Metto i piedi laddove prima ho messo i piedi e dove li metterò di nuovo e guardo il cielo.

Immense cose si spostano, rese minuscole dalla distanza, minori cose non si spostano, osservandomi.

Sono sempre qui, risoluta. Poi ritorno a quel punto, lì, dove tutto si frantuma...

(Il cielo non è speciale qui, certamente non migliore di qualsiasi altro cielo, ma è la vista che più conosco.)

La valanga silenziosa ha inizio. Sassi e polvere. Il caos che cade. Le macchine, di fatto, odiano il caos.

Il nemico ci circonda da sotto, sopra, sinistra, destra, prima, oltre. Il Viaggiatore... in frantumi.

Ci sono sempre i morti. I loro nomi variano.

A volte penso di scorgermi tra i morti.

Ma sono risoluta.