Il coltello aveva un milione di lame.

E tu eri un gigante, potente e agile. Ma il coltello ti ha intrappolato, e ha amputato la tua carne divina.

Non ti lasciò molto, ne sei sicuro, perché ora ti senti insignificante. Il cuore duro e liscio della tua anima: solo questo è rimasto. Un piccolo corpo di materia, come un ciottolo di fiume, e altrettanto semplice. Immagini te stesso come un pezzo di indigeribile ghiaia, una nullità senza nome in mezzo ad altri sassolini senza nome. Sì, magari risplendi come una gemma. Il tuo orgoglio te lo fa sperare. Se solo tu potessi vedere te stesso. Ma non hai occhi. Neanche il più vago dei tuoi sensi è sopravvissuto. Tutto ciò che ti rimane è la memoria, ma di quale tra questi sottili ricordi puoi fidarti?

Il coltello ha sottratto molto più che il tuo solo corpo.